L’ondata di novità non si arresta, la voglia di ottimizzare al massimo i canali disponibili al fine di agevolare l’utente ed avvicinarlo al brand /azienda, favorendo contatti e relazione sembrerebbe essere il focus attuale.
E noi siamo assolutamente concordi e soddisfatti, tanto da aver fondato il nostro business 3 anni or sono, proprio sulla multicanalità da persona a persona! Modestia a parte, meritiamo un plauso, ci abbiamo visto lungo.
Accantonando la parentesi autocelebrativa (solo per il momento), tuffiamoci, visto che ci accompagnano temperature tropicali, nei meandri delle novità del web, ma prima un breve incipit.
Sappiamo benissimo che il mercato è costituito da domanda e offerta, e studiare il comportamento e le attitudini della domanda è propedeutico a strutturare un’offerta che possa risultare quanto più accattivante, convincente e competitiva.
Ma come si sta evolvendo la domanda?
Tirando una linea tratteggiata (!), è palese che negli ultimi anni il modo in cui le persone fanno shopping sia cambiato. Si stima che nel 2020 ben 2,05 miliardi di persone nel mondo abbiano acquistato prodotti on line e nello stesso anno le vendite ecommerce globali del commercio al dettaglio, hanno raggiunto i 4,2 trilioni di dollari e, secondo le proiezioni, arriveranno a 6,5 trilioni di dollari entro il 2023.
Giusto per dare un po’ di numeri, i principali mercati del mondo hanno venduto 1,66 trilioni di dollari nel 2018. I “siti marketplace” come quelli gestiti da Alibaba, Amazon ed eBay hanno rappresentato oltre il 50% delle vendite globali sul web nel 2018.
Possiamo anche affermare chel’eWallet (Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay e PayPal.) è il metodo di pagamento che piace di più su scala mondiale. Infatti, oltre il 42% dei clienti l’ha utilizzato per fare shopping sul web.
Con la pandemia, si registra che il 79,8% della popolazione italiana ha fatto la spesa online nei primi mesi del 2020, ben 3 volte in più rispetto al 2019. Nielsen Italy, 2020
Il 62% dei consumatori acquista online almeno una volta al mese (Episerver, 2019).
In Italia, il 56% dei consumatori compra su internet almeno una volta al mese (di cui il 38% almeno una volta ogni due settimane), e i numeri sono in aumento.
Ok era doveroso comprendere in che mondo…e soprattutto in che modo viviamo, ma guardiamo insieme l’ultima bomba lanciata dal buon Mark Zuckerberg.
Il tweet che ha fatto scalpore è di un giorno fa circa, in cui ci anticipa il lancio di nuove funzionalità in ambito business, che saranno implementate sui social media di sua proprietà.
Dopo Fb Shop, possiamo affermare senza alcun dubbio che casa Zuck continua a fare passi in avanti, spronando e supportando sempre di più lo shopping online e semplificando le fasi di acquisto, riducendolo a pochissimi click.
Le funzioni principali che annuncia sono 3:
- negozi su whatsapp
- ricerca visiva su instagram
- shop ads
Shops on whatsapp: il magnate mediatico enfatizza l’importanza del negozio in whatsapp e soprattutto la possibilità di chattare direttamente con l’azienda prima di effettuare un acquisto. Inoltre, aggiunge, che le aziende dovranno aprire una sola volta il negozio per consentirne il funzionamento anche Facebook, Instagram e Whatsapp stesso, creando, in questo modo, una connessione univoca tra i colossi social.
Instagram visual Search: la nuova funzionalità di ricerca sarà basata su immagini. La ricerca visuale aiuta le persone a trovare prodotti simili tra loro semplicemente toccando l’immagine di un abito che gli piace. In futuro sarà possibile semplicemente scattare una foto per avviare una ricerca visuale.
Shop ads: l’ultima funzione riguarda le Ads, saranno, infatti, da quanto anticipato, lanciati nuovi annunci per personalizzare l’esperienza di acquisto, basadola sulle preferenze di acquisto delle persone.
Altra news degna di nota è che Facebook, sarebbe intenzionato a continuare a investire in Shops, rinunciando a richiedere commissioni alle aziende fino a giugno 2022.
Cosa dire, siamo in piena evoluzione, ma il denominatore comune è il digital che rappresenta il nostro presente, il nuovo mercato, ed esserne fuori compromette sicuramente il futuro.
Aggiornarsi, conoscere, essere innovativi ed offrire servizi personalizzati sono solo alcuni dei fattori che possono incidere sulla competitività della tua azienda, chiaramente più la domanda si evolve più l’offerta dovrà essere strutturata e performante per risultare competitiva.
Ad maiora semper!!!