L’inarrestabile ascesa dell’influencer marketing

Rappresenta uno dei profili più discussi e controversi, riconosciuto da alcuni come professione, da altri come cialtroneria e da altri ancora una passione remunerativa.

Stiamo parlando degli influencer, di definizione, persone popolari in rete, che hanno la capacità di influenzare il comportamento e le scelte di una determinata cerchia di utenti ( i loro seguaci).

Per essere chiari, stimolano ed invogliano i loro follower ad acquistare i prodotti che sponsorizzano.

In che modo? Sicuramente non è scontato che sia sufficiente un post o una storia, ma va studiata e strutturare una vera e propria strategia di coinvolgimento.

Andando per step, l’azienda che decide di investire nell’influencer marketing, sicuramente ha l’obiettivo di ottimizzare l’awareness del proprio brand, trasmettere fiducia ai propri clienti o potenziali, facendo testare il prodotto ad una persona influente in quel settore specifico.

Lo step cruciale riguarda proprio la scelta del professionista, individuare, quindi,  un’influencer che possa annoverare ampi consensi ed autorevolezza tra i suoi followers e non solo, che abbia un approccio propositivo ed efficiente, che bypassi gli istituzionalismi ma che non sbocchi nella cialtroneria.

Altro aspetto fondamentale è analizzare il seguito, comprendere in base alle reazioni ed ai comportamenti se effettivamente possono rappresentare il nostro target/ buyer persona.

I valori e la personalità dell’influencer dovrebbero corrispondere con quelli della marca.

È fondamentale sviluppare relazioni strategiche di lungo termine, così da rafforzare la relazione tra marca e influencer attraverso la raccolta di dati e insight, consentendo lo sviluppo di campagne sempre più efficaci, innovative e coinvolgenti.

In precedenza il canale in cui trovavano espressione queste figure era rappresentato principalmente da blog e siti web, allo stato attuale il canale di espressione numero 1 è sicuramente il social.

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Guardiamo insieme un po’ di dati:

Nel 2020 secondo l’Osservatorio Multicanalità della School of Management del Politecnico di Milano e da Nielsen, il 77% degli utenti ha cercato prodotti e servizi da acquistare sui social. Altroconsumo ha rilevato con una survey che nella fascia tra i 18 ed i 34 anni circa il 22% degli utenti ha deciso un acquisto seguendo il consiglio di un influencer.

E le aziende come reagiscono?

Crescono anche in Italia gli investimenti nell’Influencer Marketing: +12% nel 2021, il mercato vale 272 milioni di euro.

E non c’è un settore specifico in cui si concretizza questa impennata, planiamo dal fashion alla cosmetica, dalla tecnologia all’automotive, fino al largo consumo, in grande aumento nel biennio pandemico 2020/2021.

L’industria dell’Influencer Marketing dovrebbe aumentare tra i 5-10 miliardi l’anno entro il 2023.

Ogni influencer appartiene ad una nicchia di mercato, definibile anche settore. Di seguito quelli con maggior risonanza:

-Beauty

-Sport

-Gaming

-Fitness

-viaggi

– Tech

Ma come un influencer può essere utile al tuo brand?

Aumenta immediatamente la brand awarness poichè gli utenti preferiscono il consiglio di una persona che di un annuncio.

Amplifica la credibilità del tuo brand. Uno studio afferma che il 40% di utenti acquista un prodotto per la prima volta, dopo aver visto un post o una storia di un influencer.

Aumenta le vendite. L’influencer e i follower, posseggono una relazione di fiducia, conseguentemente, quando un personaggio famoso consiglia un prodotto questo viene preso REALMENTE in considerazione dal pubblico.

Per scegliere un influencer adatto al tuo brand, sono due le prerogative fondamentali:

L’influencer deve denotare al 100% i valori del tuo brand;

Il pubblico (target) deve essere peculiare e ben delineato.

Parlando invece di costi?

I costi variano in base a due fattori.

-Quanti follower possiede l’influncer;

– Quante interazioni riesce a produrre.

In sintesi, collaborare con un influencer, porterà l’azienda a coinvolgere nuovo pubblico, generare profitto e aumentare la fidelizzazione degli utenti.

In ultimo, stiamo assistendo al delinearsi di una differenziazione di non poco conto: Content creator e influencer.

Ma qual è la differenza?

In primis sono due professioni che occupano due posizioni diverse nella strategia di promozione di un brand e sono diverse le caratteristiche su cui si fa leva durante una collaborazione: una collaborazione con un influencer si istituisce per sfruttare la sua influenza e la sua audience, invece una collaborazione con un content creator si basa principalmente sulla sua creatività.

Difatti il content creator è proprio la figura che crea contenuti video, fotografici, testuali, che si occupa dello sviluppo, della creazione e dell’implementazione dei contenuti web e social in linea  con la communication strategy.

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