L’evoluzione del marketing: dalla nascita alle nuove frontiere di approccio

Partendo dall’etimologia della parola marketing, dall’inglese market, letteralmente mercato, con un significato che si amplia e si evolve negli anni in rappresentanza di  un mercato oramai globale, costellato da sfumature, arricchito da prodotti/servizi, animato da protagonisti che danno vita alla domanda ed offerta.

Un mercato in costante evoluzione, dove per essere protagonisti vincenti non bisogna sottostare alle regole, ma rivoluzionarle.  Un mercato dove l’accondiscendenza non paga, quanto l’empatia e la preparazione tangibile e certificata.

Ma quando si sente parlare per la prima volta di marketing?

Come di consueto sulle origini ci sono opinioni contrastanti:

filoni che individuano l’origine del marketing nei primi anni del 900 negli Stati Uniti, altre scuole di pensiero, che fanno risalire l’origine al XVII secolo in Giappone, dove un mercante di Tokyo, pioniere in questo caso, inizia con l’organizzare la merce esposta nel suo negozio non in modo causale, ma analizzando attentamente il comportamento dei suoi  clienti.

Bisogna attendere il 1910-1920 per sentir parlare di vero e proprio marketing moderno, riconosciuto con la nascita delle prime istituzioni negli Stati Uniti come la National Association of Teachers of Advertising e nel 1930 l’American Marketing Society, associazione costituita  non solo da studiosi, ma anche manager, pubblicitari, imprenditori.

La scissione del marketing dalla pubblicità (advertising) avviene nel 1934 con la nascita del National Association of Marketing Teachers, il marketing viene riconosciuto una vera e propria disciplina.

1 Marketing Mix

2 Swat Analysis

3 Web Marketing

4 Marketing Esperienziale

MARKETING MIX

Fino agli anni 60 il marketing è inteso come studio di distribuzione di beni e servizi dal produttore al consumatore, per poi col tempo acquisire un accezione ben più amplia e comprendendo nuovamente la pubblicità, la distribuzione, la vendita, l’analisi e la ricerca di mercato: Il Marketing Mix

Il Marketing Mix è l’insieme di azioni svolte dall’impresa che costituiscono la base operativa del marketing.

E’ Edmund J. McCarthy, nel libro “Basic Marketing. A Managerial Approach” nel 1960 a parlare per la prima volta delle 4 P del Marketing Mix, teoria poi diffusa dal docente  Philip Kotler, infatti meglio conosciute come le 4 P di Kotler. Ma guardiamo insieme quali sono queste leve che possono definirsi decisionali:

PRODUCT

PRICE

PLACE

PROMOTION

PRODOTTO

Al fine di improntare una strategia di marketing efficiente è fondamentale conoscere alla perfezione il proprio prodotto, i punti di forza ed i punti di debolezza, ma soprattutto conferirne  il valore e carattere di unicità.

Analizzare il mercato e produrre prodotti/servizi che rispondano all’ esigenza di mercato sempre più evoluto e differenziato.

PREZZO

La variante prezzo è fondamentale e contribuisce a determinare la percezione del nostro potenziale del prodotto/servizio che gli si propone.

Il prezzo dovrà essere determinato in primis dalla collocazione che l’azienda decide di occupare sul mercato, e conseguentemente al target a cui decide di rivolgersi.

E’ altrettanto necessario analizzare i competitors studiandone strategie e politiche adottate.

DISTRIBUZIONE

La scelta del canale di distribuzione può risultare determinante per il successo commerciale del nostro prodotto/servizio.

Analizzare e comprendere consuetudini e comportamenti del nostro buyer personas sarà decisivo per l’individuazione del nostro canale primario.

PROMOZIONE

Costituisce l’insieme di attività finalizzate a far conoscere il proprio prodotto/servizio e la propria azienda. Utilizzare più canali per accogliere una domanda diversificata potrebbe costituire la strada vincente.

Canali tradizionali come le affissioni, la stampa, la Tv, la cartellonistica , la radio, sono state affiancate e talvolta sostituite da soluzioni digital come social network, siti di settore, forum, blog.

MARKETING SWOT ANALYSIS

L’analisi SWOT costituisce uno strumento efficiente di pianificazione strategica aziendale, e consiste nell’analizzare 4 variabili principali relativi a fattori interni ed esterni alla propria organizzazione.

La principale finalità dell’analisi SWOT approcciare in modalità sistematica e scientifica gli elementi a disposizione e soprattutto godere di informazioni che siano fondamentali per una strategia.

Approfondiamo i 4 aspetti che caratterizzano l’analisi SWOT

STRENGHTS O PUNTI DI FORZA

Tale variabile si propone di individuare i plus dell’organizzazione, come qualità del prodotto ed unicità, riconoscibilità del brand e reputazione, customer care che segue scrupolosamente il cliente, certificazioni, brevetti, differenziazione dal competitor.

WEAKNESSES O PUNTI DI DEBOLEZZA

L’individuazione all’interno dei processi aziendali, di procedure, ma anche servizi e prodotti che potrebbero essere migliorabili, comprese le strategie e le scelte sino a quel determinato momento adottate.

E’ sempre determinante analizzare i competitor ed il grado di soddisfazione del nostro cliente per orientarsi a scelte ben ponderate e  volte al successo.

OPPORTUNITIES (OPPORTUNITÀ) e THREATS (MINACCE)

sono invece fattori esterni (Politici e Legali, Economici, Sociali, Tecnologici).

Non sono controllabili dall’azienda e, in quanto tali, possono comportare sia la creazione che la distruzione del valore.

WEB MARKETING

Se ci si aspetta che la definizione di web marketing, sia il marketing adattato al canale internet, sia fuori binario.

Si sente parlare di web marketing negli anni 90 con la New Economy ed inizialmente si pensò appunto di sperimentare sul Web adottando il marketing tradizionale, ma chiaramente, qualche aspetto non tornava!

E proprio quando si acquisisce la consapevolezza che il web costituisce un ambiente a se stante, con proprie regole, priorità, strategie,  tecniche, strumenti e soprattutto utenti con determinate caratteristiche e requisiti, che il marketing si evolve in web marketing (o marketing digitale).

Quindi il web marketing (o marketing digitale) è l’insieme di attività/azioni svolte su canali web (siti, e-commerce, portali, social) con l’obiettivo di essere protagonisti nel proprio mercato, quindi incentivare il valore del proprio brand, ed incrementare tutto l’aspetto commerciale.

Ma quali sono le principali azioni/attività che animano il web marketing?

  • SEO (Search Engine Optimization), o ottimizzazione della visibilità del sito sui principali motori di ricerca;
  • SEM (Search Engine Marketing), il search advertising ed il Display Advertising, attività di creazione di annunci display, per website, o testuali, per motori di ricerca;
  • SOCIAL MEDIA MARKETING (SMM), marketing online applicato ai social network, branca del marketing online applicato ai social network, che sfrutta la capacità di social media di generare interazione (engagement) e condivisione (social sharing) al fine di aumentare la visibilità e notorietà di una marca, di un brand, di un prodotto o servizio.

MARKETING ESPERIENZIALE

Quanto è determinante e quanto rappresenta un fattore decisivo nella fase della scelta l’esperienza?

Il valore è davvero inestimabile!

Ed infatti, consci dell’importanza di questo aspetto nasce il marketing esperienziale, un nuovo modo di relazionarsi con il mercato, in cui il punto focale  non è tanto il prodotto, quanto il consumatore e più precisamente le sue esperienze.

Obiettivo delle strategie di questo tipo del marketing esperienziale?

Individuare ed adottare  la tipologia di esperienza, che valorizzerà al meglio i beni e i servizi dell’impresa.

Il prodotto/servizio possono passare…l’esperienza resta.

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